Sigiriya: La Roccia del Leone e il Tesoro Nascosto dello Sri Lanka

Nel cuore dello Sri Lanka, tra foreste lussureggianti e villaggi rurali, si erge maestosa Sigiriya, una colossale roccia di magma vulcanico alta quasi 200 metri. Conosciuta come la “Roccia del Leone”, non è solo una meraviglia geologica, ma un sito archeologico di importanza mondiale, patrimonio UNESCO che unisce storia, arte e un’ingegneria sorprendente. Per secoli è stata il palazzo-fortezza di un re paranoico e vendicativo, e oggi attira visitatori da ogni angolo del mondo. Se stai programmando di esplorarla, ecco una guida completa per orientarti.

Come Arrivare

Sigiriya si trova nella parte centrale dello Sri Lanka, nel Distretto di Matale.

  • Dall’aeroporto di Colombo (BIA): Il modo più comodo è noleggiare un’auto con autista. Il viaggio dura circa 4-5 ore. In alternativa, puoi prendere un autobus o un treno fino a Dambulla e da lì un tuk-tuk fino a Sigiriya.
  • Dalle città principali: La vicina Dambulla è il principale snodo dei trasporti per la zona. Da Kandy, Anuradhapura o Polonnaruwa, puoi facilmente raggiungere Dambulla in autobus. Da Dambulla, i tuk-tuk sono il mezzo più comune per arrivare a Sigiriya in 20-30 minuti.

Dove Alloggiare

La scelta del luogo dove alloggiare dipende dal tipo di esperienza che cerchi.

  • Vicino a Sigiriya: Per un’immersione completa e per essere a pochi passi dal sito, puoi soggiornare in uno degli hotel e guesthouse vicine alla roccia. Offrono spesso viste spettacolari.
  • Dambulla: Se preferisci avere più opzioni di ristoranti e un’atmosfera più vivace, Dambulla è una base eccellente. È ben collegata e offre sistemazioni per tutte le tasche, dagli ostelli ai resort di lusso.
  • Nelle aree rurali circostanti: Per un’esperienza più autentica e tranquilla, molti resort e agriturismi sorgono tra le risaie e le piantagioni. Sono l’ideale per un soggiorno rilassante, spesso con un’ospitalità autentica.

Come Spostarsi

  • A piedi: Il sito di Sigiriya stesso è un’area che si esplora a piedi. Indossa scarpe comode e preparati a salire numerosi gradini!
  • Tuk-tuk: Questo è il mezzo di trasporto più comune e pratico per spostarsi tra i villaggi e le attrazioni vicine, come Pidurangala o Dambulla. Sono economici e facilmente reperibili.
  • Bicicletta: Molti hotel offrono biciclette a noleggio, perfette per esplorare la campagna circostante, pedalando tra risaie e laghetti, e per raggiungere Pidurangala in autonomia.

Cosa Visitare e Cosa Fare a Sigiriya e Dintorni

  • La Roccia di Sigiriya: L’attrazione principale. La salita è impegnativa ma ne vale la pena. Lungo il percorso, vedrai gli antichi giardini reali, il Muro a Specchio, i famosi affreschi delle “Damigelle di Sigiriya” e le monumentali zampe di leone in pietra. Una volta in cima, le rovine del palazzo reale e la vista a 360° sulla giungla circostante ti toglieranno il fiato.

La sommità della roccia ospitava il palazzo del re, una cittadella con giardini, piscine, un trono e cisterne per l’acqua. Le rovine visibili oggi testimoniano l’incredibile ingegneria e la visione di Kasyapa. Ai piedi della roccia si estendono i giardini reali, considerati tra i più antichi giardini paesaggistici del mondo. Sono suddivisi in tre sezioni principali: i giardini d’acqua, i giardini rocciosi e i giardini a terrazze, tutti progettati con una simmetria e un’armonia sorprendenti.

La scalata alla cima è l’esperienza principale. Il percorso è composto da circa 1.200 gradini, ma la fatica è ripagata dalla vista e dai tesori che si incontrano lungo il cammino.Immagine di Roccia di Sigiriya

  • Gli Affreschi delle “Damigelle di Sigiriya”: A metà della scalata, in una piccola caverna protetta, si trovano i famosi affreschi di Sigiriya. Queste pitture murali, realizzate con colori naturali, raffigurano figure femminili a seno scoperto, la cui identità è ancora oggetto di dibattito tra storici e archeologi. Sono una delle testimonianze artistiche più significative dell’antica pittura cingalese.

Gli affreschi delle “Damigelle di Sigiriya” sono una delle parti più famose e affascinanti del sito archeologico. Sono dipinti murali che si trovano in una grotta a circa metà della salita verso la cima della Roccia del Leone. I dipinti raffigurano un gruppo di figure femminili a seno scoperto, adornate con gioielli e fiori. Originariamente, si ritiene che ce ne fossero più di 500, ma oggi ne sono visibili solo una ventina.

La loro identità è oggetto di dibattito tra gli studiosi. Alcuni ritengono che rappresentino le concubine o le mogli del re Kasyapa, mentre altri sostengono che siano figure divine o Apsaras (ninfe celesti) che adornano le nuvole.

Gli affreschi sono stati realizzati su un sottile strato di intonaco applicato su una superficie di roccia. I colori, ottenuti da pigmenti minerali naturali, sono rimasti incredibilmente vividi nonostante siano esposti agli agenti atmosferici per oltre 1.600 anni, una testimonianza dell’abilità degli artisti e della qualità dei materiali utilizzati. Per proteggerli, i visitatori possono vederli solo da una passerella. Non è consentito scattare foto per preservare al meglio l’integrità dei dipinti.Immagine di Affreschi Damigelle Sigiriya

  • Il Muro a Specchio (Mirror Wall): Poco dopo gli affreschi, si trova una parete che un tempo era così lucida da riflettere l’immagine delle persone che vi passavano davanti. Nel corso dei secoli, è stata utilizzata come “quaderno di appunti” dai visitatori, che vi hanno inciso migliaia di poemi e messaggi, offrendo una rara testimonianza sulla storia della roccia.

Il Muro a Specchio, noto come Mirror Wall, è un’altra delle meraviglie di Sigiriya. Si tratta di una lunga sezione di muro situata a circa metà della scalata verso la cima della roccia, vicino agli affreschi delle “Damigelle”.

Il nome deriva dal fatto che, nel V secolo d.C., la sua superficie era stata levigata con un particolare intonaco a base di calce e albume d’uovo fino a renderla così lucida da riflettere l’immagine delle persone che vi passavano davanti, fungendo appunto da specchio.

La sua unicità non sta solo nella sua originale funzione, ma nel fatto che nel corso dei secoli è stato ricoperto da migliaia di graffiti. Questi graffiti, incisi dai visitatori tra il VII e il XIV secolo, sono poemi, messaggi, riflessioni, e a volte anche commenti sugli affreschi.

Questa “testimonianza” storica, nota come poesia di Sigiriya, è di inestimabile valore per gli studiosi. Offre uno spaccato raro e diretto della cultura, della lingua e della vita quotidiana delle persone di quell’epoca, inclusi i loro pensieri e sentimenti sulla bellezza degli affreschi e sull’imponenza del luogo.

Oggi, il Muro a Specchio è protetto e i visitatori possono osservarlo, ma è severamente vietato toccarlo o aggiungervi nuove scritte per preservare un patrimonio culturale così unico.

  • La Piattaforma del Leone: A circa due terzi della salita, si arriva a una grande piattaforma. Qui si trovano le enormi zampe di leone in mattoni, un tempo parte di una gigantesca statua che fungeva da portale per la cima. Il nome “Roccia del Leone” deriva proprio da questo monumentale ingresso.

La Piattaforma del Leone è uno degli elementi più iconici e suggestivi della Roccia di Sigiriya. Si trova a circa metà della scalata, a un’altitudine di circa 180 metri dal suolo, e rappresenta l’ingresso monumentale alla cittadella reale in cima alla roccia. La piattaforma è dominata da due gigantesche zampe di leone scolpite nella roccia. Originariamente, queste zampe facevano parte di una colossale statua di leone, alta diversi metri, che fungeva da portale d’ingresso. I visitatori dovevano passare attraverso le fauci aperte del leone per accedere alla scala che portava alla cima. Oggi, solo le zampe e una parte delle fondamenta sono rimaste, ma la loro grandezza e l’imponenza danno un’idea della maestosità originale della struttura.

Il leone è un simbolo di regalità e forza in Sri Lanka, e la sua presenza a Sigiriya rafforzava l’immagine del re Kasyapa come un sovrano potente e inattaccabile.

La piattaforma serve anche come un’ampia area di sosta per i visitatori che salgono, offrendo una vista mozzafiato sui giardini inferiori e sul paesaggio circostante prima dell’ultima e più ripida parte della salita.Immagine di Piattaforma del Leone Sigiriya

  • La Roccia di Pidurangala: Spesso considerata l’alternativa a Sigiriya, questa roccia offre un’esperienza più avventurosa e meno turistica. La salita è un po’ più rustica, ma dalla cima si gode di una vista mozzafiato su Sigiriya stessa, rendendola il luogo perfetto per scattare foto al tramonto.

La Roccia di Pidurangala è un’imponente formazione rocciosa situata a pochi chilometri a nord della più famosa Sigiriya. Spesso considerata una “gemella” meno affollata, offre un’esperienza diversa e altrettanto gratificante. A differenza di Sigiriya, la storia di Pidurangala è legata al buddismo. Fin dall’antichità, è stata un luogo di ritiro e meditazione per monaci buddisti. Il re Kasyapa, che costruì il suo palazzo su Sigiriya, trasferì i monaci che vivevano lì a Pidurangala, dove costruì per loro un tempio e delle grotte. Oggi, il sito è ancora un luogo di culto e viene gestito da un’organizzazione monastica locale.

La salita a Pidurangala è più un’escursione avventurosa rispetto alla “scalata” su gradini di Sigiriya. Non ci sono scale in metallo, ma un sentiero più naturale che attraversa la giungla, con rocce e massi che fungono da gradini. La parte finale del percorso richiede di arrampicarsi su alcune grandi rocce, ma è gestibile per chiunque abbia una buona condizione fisica.

  • Tempio: All’inizio del sentiero si trova il tempio di Pidurangala, un luogo tranquillo e spirituale.
  • Statua del Buddha: Poco prima della cima, in una grotta, si trova una grande statua del Buddha reclinato, lunga circa 12 metri. Anche se in parte danneggiata, testimonia l’importanza storica del sito.

 

La Vista dalla Cima

Il culmine dell’esperienza è la vista a 360° dalla cima. A differenza di Sigiriya, che offre una vista della giungla circostante, da Pidurangala si ha un panorama mozzafiato che include l’imponente Roccia del Leone stessa. Per molti visitatori, questo è il motivo principale per cui scelgono Pidurangala, specialmente per scattare foto al tramonto quando Sigiriya è illuminata dagli ultimi raggi di sole.

In sintesi, Pidurangala offre un’alternativa più tranquilla, meno turistica e con un’esperienza di arrampicata più autentica. Il costo del biglietto è molto inferiore, e la vista su Sigiriya è impareggiabile.

Immagine di Roccia di Pidurangala

  • Il Palazzo delle Caverne di Dambulla: Un sito UNESCO a breve distanza. Questo complesso di grotte, un tempo rifugio di un re, ospita magnifiche statue del Buddha e affreschi millenari.

Questo complesso di templi rupestri risale al I secolo a.C., quando il re Valagamba, dopo essere stato esiliato dal suo regno ad Anuradhapura, trovò rifugio in queste grotte. Una volta riconquistato il trono, trasformò le caverne in un tempio buddista in segno di gratitudine. Nel corso dei secoli, altri re hanno ampliato e abbellito il sito, aggiungendo statue e affreschi.

Le Cinque Caverne

Il complesso è composto da cinque grotte principali che fungono da santuari, ognuna con una storia e un’atmosfera uniche.

  1. Grotta del Re Divino: La prima grotta contiene un Buddha reclinato di 14 metri e statue di divinità e re, tra cui lo stesso re Valagamba.
  2. Grotta del Grande Re: La più grande e imponente delle cinque, ospita più di 50 statue di Buddha, oltre a statue di dèi indù e dei re che hanno contribuito alla sua costruzione. Le sue pareti e il soffitto sono interamente coperti da affreschi vibranti che illustrano scene della vita del Buddha e della storia dello Sri Lanka.
  3. Grotta del Grande Convento: Caratterizzata da un’enorme statua del Buddha seduto, contiene anche una delle statue più antiche del complesso e affreschi che raffigurano eventi storici e religiosi.
  4. Grotta Occidentale: Con statue di Buddha e un piccolo stupa.
  5. Grotta Nuova: La più recente, risalente al XVIII secolo, con affreschi e statue in stile più moderno rispetto alle altre.

 

La Statua Gigante e il Museo

Ai piedi della collina, dove si trova l’ingresso, è stato costruito il Tempio d’Oro, riconoscibile per la sua gigantesca statua dorata del Buddha seduto e l’ingresso a forma di bocca di drago. All’interno si trova un museo che offre una panoramica sulla storia del buddismo e del sito.

Consigli per la Visita

  • Ingresso: Il biglietto d’ingresso si acquista al museo ai piedi della collina.
  • Abbigliamento: Trattandosi di un sito sacro, è obbligatorio coprire spalle e ginocchia.
  • Accesso: Per raggiungere le grotte, è necessario salire una scalinata. Il sentiero è facile da percorrere e offre una vista magnifica sulla campagna circostante.
  • Passeggiate nella giungla: Esplora i sentieri tra risaie e laghetti artificiali. È un ottimo modo per avvistare la fauna locale come scimmie, pavoni e, con un po’ di fortuna, elefanti selvatici.

Immagine di Palazzo delle Caverne di Dambulla

Cibo Tipico e Consigli

  • Cucina Singalese: Non perderti il Riso & Curry. È il piatto nazionale, composto da una porzione di riso e diverse ciotole di curry (verdure, carne, lenticchie).
  • Hopper e Roti: Prova i string hoppers (una specie di noodles a nido d’uccello) o i roti (pane piatto ripieno) che troverai in ogni ristorante locale.
  • Frutta Tropicale: Goditi la frutta fresca, come ananas, mango, banane rosse, avocado e jackfruit.
  • Consigli Pratici:
    • Orario di visita: Visita Sigiriya al mattino presto (apre alle 7:00) per evitare il caldo torrido e le folle.
    • Biglietto: Il costo del biglietto per Sigiriya è elevato (circa 30 dollari USA), mentre quello di Pidurangala è molto più basso (circa 3 dollari USA).
    • Abbigliamento: Indossa abiti leggeri e scarpe comode. Per rispetto ai siti religiosi, copri spalle e ginocchia se visiti templi.
    • Fauna locale: Presta attenzione alle scimmie, che possono essere molto sfacciate, e agli insetti.

Curiosità

  • Il Re Kasyapa: La storia di Sigiriya è legata al re Kasyapa I, che nel V secolo d.C. costruì la fortezza in cima alla roccia dopo aver assassinato suo padre. Si rifugiò qui per timore di un attacco da parte del fratello, ma morì in battaglia dopo soli 18 anni di regno.
  • Il Muro a Specchio: La parete occidentale della roccia era un tempo così lucida da fungere da specchio. Oggi, è coperta da iscrizioni e poemi lasciati dai visitatori nel corso dei secoli, una testimonianza unica della storia della roccia.
  • Le “Damigelle” di Sigiriya: Gli affreschi a metà percorso raffigurano figure femminili a seno scoperto, ritenute concubine del re o divinità. I colori, vividi anche dopo 1600 anni, sono una meraviglia artistica.