Il Palazzo Reale di Napoli, maestosa reggia affacciata su Piazza del Plebiscito, non è solo un tesoro di appartamenti sfarzosi e collezioni d’arte, ma custodisce anche una serie di spazi verdi che hanno scandito la vita della corte borbonica: i suoi giardini e cortili. Questi luoghi, un tempo adibiti al riposo, allo svago e alle funzioni di servizio della Reggia, offrono oggi una pausa rigenerante e prospettive inattese sulla città.
Le Origini Vicereali e il Giardino Pensile
L’idea di spazi verdi nel Palazzo risale al periodo vicereale spagnolo (XVII secolo). Già nel 1651, per volere del Viceré Iñigo Vélez de Guevara, iniziarono i lavori per la costruzione dello Scalone d’Onore e dei primi Giardini Pensili. Questi furono concepiti non solo per il piacere della corte, ma anche per offrire un punto di osservazione elevato sul mare e sul Golfo di Napoli.
Come Arrivare al Palazzo Reale
Il Palazzo Reale di Napoli si trova in una posizione centralissima e facilmente accessibile: Piazza del Plebiscito, 1.
In Metropolitana
- Linea 1 (Gialla): Scendere alla fermata Toledo o Municipio. Da entrambe le fermate, il Palazzo è raggiungibile con una breve passeggiata di 5-10 minuti.
- Linea 2 (Blu): La fermata più vicina è Piazza Cavour, da cui è necessario prendere la Linea 1 o proseguire con i mezzi di superficie.
In Autobus
Diverse linee di autobus e filobus fanno capolinea o transitano vicino a Piazza del Plebiscito o alla vicina Piazza Trieste e Trento.
In Treno
Dalla Stazione Centrale (Napoli Centrale/Garibaldi), si può prendere la Linea 1 della metropolitana fino a Municipio o Toledo.
Le Tre Anime Verdi del Complesso
I giardini del Palazzo Reale si distinguono in tre aree principali, ognuna con una storia e un carattere unici: il Giardino Romantico, il Giardino Italia (o Boschetto) e il celebre Giardino Pensile.
1. Il Giardino Pensile: Il Balcone Reale
Forse il più suggestivo e peculiare, il Giardino Pensile (o Belvedere) fu voluto già a metà del XVII secolo in epoca vicereale. Il suo assetto attuale fu definito durante i grandi lavori di restauro e ampliamento voluti da Ferdinando II di Borbone e diretti da Gaetano Genovese (1838-1858).
- La Vista: Sospeso sulla struttura del Palazzo, questo giardino regala una vista incomparabile sul Golfo di Napoli, offrendo un panorama che spazia dal maestoso Vesuvio alla Penisola Sorrentina e all’isola di Capri. È un luogo magico, dove il potere della monarchia si fonde con l’infinita bellezza del paesaggio partenopeo.
- Accesso: Essendo un luogo delicato e rialzato, la visita è spesso permessa solo con l’acquisto di un biglietto dedicato e, talvolta, in orari specifici e con visite accompagnate.
2. Il Giardino Romantico: Il Ritiro Inglese
Adiacente al Teatro di San Carlo, questo spazio verde fu concepito per volere di Ferdinando II Borbone in uno stile differente dai giardini all’italiana tipici dell’epoca.
- Lo Stile: Come suggerisce il nome, è realizzato in stile inglese (o paesaggistico), caratterizzato da un’impostazione meno formale e più “naturale”, con sentieri sinuosi e aiuole che imitano la bellezza selvaggia della natura. Fu creato nell’ambito dei restauri ottocenteschi dopo l’abbattimento del Palazzo Vicereale Vecchio.
- Attualmente: È un’oasi di pace nel cuore pulsante di Napoli. Nota: È importante verificare gli avvisi ufficiali del Palazzo Reale, poiché il Giardino Romantico è stato oggetto di lavori di restauro in passato.
3. Il Giardino Italia (o Boschetto)
Questo giardino, situato anch’esso nell’area del complesso, prende il nome dall’opera scultorea che vi è collocata: l’allegoria marmorea della “Gloria tra i simboli della Giustizia, della Guerra, della Scienza, dell’Arte e dell’Industria” di Francesco Liberti.
- Significato: Collocata qui nel 1861, in piena epoca post-unitaria, l’opera celebra l’Unità d’Italia. Il giardino stesso, con aiuole geometriche e specie come le Camellia Japonica, è un’interessante fusione tra gli antichi schemi reali e i nuovi simboli nazionali.
I Cortili Monumentali
I giardini sono inestricabilmente legati ai vasti cortili che definiscono l’architettura del Palazzo, tutti accessibili e visitabili gratuitamente:
- Cortile d’Onore: La parte più antica e rappresentativa del progetto originale di Domenico Fontana (1600).
- Cortile del Belvedere: Creato nel Seicento come affaccio sul mare, fu poi collegato al Giardino Pensile tramite un ponte in ghisa.
- Cortile delle Carrozze: Prende il nome dalla rimessa delle carrozze di corte ed ospita oggi il Museo dedicato al grande tenore Enrico Caruso.
I giardini e i cortili di Palazzo Reale rappresentano un viaggio a sé stante nella storia di Napoli, offrendo un affascinante contrasto tra la solennità delle sale reali e la serenità della natura.
Informazioni Utili per la Visita
Accesso ai Giardini e Cortili
Mentre i cortili (Cortile d’Onore, Cortile del Belvedere, Cortile delle Carrozze) sono generalmente accessibili durante gli orari di apertura del Palazzo:
- Giardino Pensile: L’accesso a questa area panoramica richiede spesso l’acquisto di un biglietto separato (in aggiunta a quello per l’Appartamento Storico) e, in alcuni periodi, è consentito solo tramite visite accompagnate e in orari specifici.
- Giardino Romantico: Verifica sempre gli avvisi sul sito ufficiale del Palazzo Reale, poiché è stato temporaneamente chiuso per lavori di restauro in passato.
È fondamentale consultare sempre il sito web ufficiale per verificare gli orari aggiornati, i costi dei biglietti e l’effettiva apertura delle diverse aree verdi.