La Foresta di Moya: Un Tesoro Verde nel Cuore di Gran Canaria

Nascosta nel comune di Moya, nella parte settentrionale della splendida isola di Gran Canaria, si cela un’oasi di lussureggiante vegetazione conosciuta come la Foresta di Moya, o più precisamente, la Riserva Naturale Speciale di Los Tilos de Moya. Questo incantevole luogo rappresenta una delle ultime vestigia della laurisilva che un tempo ricopriva gran parte dell’isola, testimoniando un passato geologico e biologico di inestimabile valore.

La laurisilva, il cui nome deriva dal latino “laurus” (alloro) e “silva” (foresta), è un tipo di foresta subtropicale umida caratterizzata dalla predominanza di specie arboree sempreverdi con foglie lucide, simili all’alloro. Queste foreste, relitti dell’era terziaria, prosperano in climi miti e con elevata umidità, condizioni che si verificano in specifiche aree geografiche, tra cui le Isole Canarie.

Los Tilos de Moya si estende per circa 91,5 ettari all’interno del Barranco del Laurel, una gola che protegge questo ecosistema unico dalle variazioni climatiche esterne, mantenendo un microclima ideale per la sua sopravvivenza. Addentrandosi in questa foresta, il visitatore è immediatamente avvolto da un’atmosfera magica, dove la fitta vegetazione crea un baldacchino verdeggiante che filtra la luce del sole, regalando un senso di pace e isolamento.

La flora di Los Tilos de Moya è straordinariamente ricca e diversificata. Tra le specie più emblematiche spicca il tilo ( Ocotea foetens ), che dà il nome alla riserva. Accanto ad esso, si possono ammirare diverse varietà di alloro, come l’alloro delle Canarie (Laurus novocanariensis) e il barbusano (Apollonias barbujana), oltre a specie come la viñátigo (Persea indica), la faya (Myrica faya) e l’acebiño (Ilex canariensis). Il sottobosco è altrettanto interessante, con felci lussureggianti, muschi che ricoprono i tronchi e una varietà di piante endemiche, alcune delle quali in pericolo di estinzione.

Anche la fauna di Los Tilos de Moya contribuisce al valore ecologico di quest’area. Sebbene meno appariscente della flora, ospita specie di uccelli come il colombo di Bolle (Columba bollii) e il colombo trocaz (Columba junoniae), entrambi endemici delle Canarie e adattati a questo ambiente forestale.

Come Arrivare alla Foresta di Moya

  • In auto: Da Maspalomas, prendi la GC-2 e segui la costa nord fino allo svincolo per El Pagador, poi prendi la GC-75.
  • Con i mezzi pubblici: Da Las Palmas, prendi le linee 116 o 117. Da Maspalomas, prendi la linea 30 fino a Las Palmas, poi le linee 116 o 117.

Dove Alloggiare:

Alcuni alloggi vicino a Moya:

  • La Hacienda Del Buen Suceso: Hotel con un punteggio di 4.4 su Google.
  • Casa Las Flores Moya: Alloggio in famiglia con un punteggio di 5.0 su Google.
  • Casa La Candelaria: Hotel con un punteggio di 4.5 su Google.
  • Mary’s Home: Hotel con un punteggio di 9.7 su Booking.com.
  • Casa Verol B: Hotel con un punteggio di 8.0 su Booking.com.

Cosa Vedere Vicino alla Foresta di Moya:

  • Chiesa di Nostra Signora de la Candelaria: Una chiesa neogotica con una vista panoramica.

La Chiesa di Nostra Signora de la Candelaria a Moya, Gran Canaria, è un edificio religioso di notevole interesse, non solo per la sua importanza spirituale per la comunità locale, ma anche per la sua posizione scenografica e le sue caratteristiche architettoniche distintive.

Situata nel comune di Moya, nella parte settentrionale dell’isola di Gran Canaria, la chiesa si erge con una presenza imponente sul paesaggio circostante. La sua collocazione sui margini dei precipizi che si affacciano sul Barranco de Moya offre una vista spettacolare sulla gola sottostante e sul paesaggio naturale circostante. Questa posizione isolata e panoramica contribuisce a creare un’atmosfera di sacralità e tranquillità.

L’attuale edificio parrocchiale, inaugurato nel 1957, rappresenta una ricostruzione della chiesa precedente, che aveva subito danni nel corso del tempo. La sua architettura è caratterizzata da linee moderne e funzionali, pur mantenendo un legame con la tradizione religiosa locale. Un elemento di spicco della chiesa è il suo ampio rosone, una finestra circolare decorata con vetrate colorate, che illumina l’interno con una luce suggestiva e contribuisce alla bellezza estetica dell’edificio.

All’interno, la chiesa ospita immagini sacre di grande valore devozionale per gli abitanti di Moya, tra cui la statua della Vergine della Candelaria, patrona del comune. Come in molte altre località delle Canarie, la devozione alla Candelaria è profondamente radicata nella storia e nella cultura locale.

La chiesa non è solo un luogo di culto per le funzioni religiose regolari, ma anche un punto di riferimento per la comunità, un luogo di incontro e di celebrazione in occasione di feste patronali e altre ricorrenze significative. La sua posizione, a breve distanza dalla lussureggiante foresta di Moya (anche se non adiacente), la rende parte di un contesto naturale di grande bellezza, dove la spiritualità del luogo si fonde con la maestosità del paesaggio canario.Chiesa di Nuestra Señora de la Candelaria a Moya: 5 opinioni e 16 foto

  • Barranco di Azuaje: Un burrone con vegetazione lussureggiante e un antico stabilimento termale.

Grazie alla presenza di acqua e a un microclima umido, il Barranco de Azuaje ospita una vegetazione esuberante, tipica della laurisilva, la foresta di alloro endemica delle Canarie. Si possono trovare specie come l’alloro (Laurus novocanariensis), il visneo (Visnea mocanera), il palo blanco (Picconia excelsa) e diverse varietà di felci. Questa fitta vegetazione crea un ambiente fresco e ombreggiato, un vero e proprio polmone verde. Una delle peculiarità più interessanti del Barranco de Azuaje è la presenza di sorgenti termali con proprietà medicinali. Queste acque, ricche di minerali, sgorgano naturalmente dal terreno e in passato erano sfruttate per scopi terapeutici. Oggi, le antiche terme sono in rovina, ma la presenza delle sorgenti testimonia l’attività vulcanica che ha plasmato l’isola.

Un ruscello scorre lungo il fondo del barranco, creando in alcuni punti piccole cascate e pozze d’acqua. Il suono dell’acqua che scorre contribuisce all’atmosfera tranquilla e rilassante del luogo. Il Barranco de Azuaje è considerato un’area di elevato valore ecologico per la conservazione della laurisilva e della sua biodiversità. Il suo paesaggio, con le ripide pareti rocciose ricoperte di vegetazione e il corso d’acqua che serpeggia sul fondo, offre scorci di grande bellezza.

Il Barranco de Azuaje è accessibile attraverso sentieri escursionistici che permettono di addentrarsi nella gola e di ammirarne la vegetazione e le formazioni geologiche. È importante informarsi sulle condizioni dei sentieri prima di intraprendere un’escursione e rispettare l’ambiente naturale.Immagine di Barranco de Azuaje

  • Casa-Museo Tomás Morales: Un museo dedicato al poeta Tomás Morales.

La Casa-Museo Tomás Morales si trova a Moya, sull’isola di Gran Canaria, in Spagna. È la casa natale del poeta Tomás Morales (1884-1921), una figura di spicco del Modernismo spagnolo. Il museo offre ai visitatori l’opportunità di conoscere più a fondo la vita e le opere del poeta, attraverso l’esposizione di oggetti personali, arredi, opere d’arte e documenti scritti. La Casa-Museo organizza anche varie attività culturali, tra cui il Premio Internazionale di Poesia Tomás Morales e la pubblicazione di studi sull’opera del poeta.

Alcune informazioni utili:

  • Indirizzo: Plaza de Tomás Morales, s/n – 35420 – MOYA, Las Palmas (Gran Canaria)
  • Orari: Da martedì a domenica, dalle 10:00 alle 18:00. Luglio, agosto e settembre fino alle 19:00. Chiuso i lunedì, 1 e 6 gennaio, 1 maggio, 24, 25 e 31 dicembre.
  • Telefono: 928 620 217 / 928 612 401

Immagine di CasaMuseo Tomás Morales

  • Arucas: Famosa per la chiesa di San Juan Bautista e la fabbrica di rum.

Arucas è un comune spagnolo situato nella parte settentrionale dell’isola di Gran Canaria, nell’arcipelago delle Canarie. È una località ricca di storia, con un’architettura affascinante, una vivace attività agricola e una posizione strategica che offre sia scorci costieri che un facile accesso all’entroterra.

Arucas ha una storia che risale all’epoca pre-coloniale, con insediamenti guanci. Tuttavia, la sua importanza crebbe dopo la conquista spagnola nel XV secolo, diventando un centro agricolo prospero, in particolare per la coltivazione della canna da zucchero e, successivamente, della banana. Questa prosperità si riflette nell’architettura del suo centro storico.Immagine di Arucas

  • Teror: Una delle aree abitate più antiche, con un vasto patrimonio religioso.

Cibo Tipico di Moya:

  • Suspiros de Moya: Piccole meringhe croccanti fuori e morbide dentro.
  • Papas arrugadas con mojo: Patate bollite con salsa mojo (rossa o verde).
  • Gofio: Un alimento base della cucina canaria.
  • Cocido canario: Bollito di carne con ceci e verdure.
  • Coniglio in salmorejo: Coniglio marinato e fritto.

Consigli:

  • Non lasciare rifiuti nell’ambiente.
  • Rispetta gli animali e non dar loro da mangiare.
  • Non raccogliere fiori o piante.
  • Non uscire dai sentieri segnalati.
  • Non accendere fuochi al di fuori delle aree consentite.
  • Non fare rumori eccessivi.