Harar: la città murata dove il tempo si è fermato

Harar, situata nell’Etiopia orientale, è una città murata dichiarata patrimonio dell’UNESCO, ricca di storia, cultura e tradizioni uniche. Ecco una guida completa per visitarla:

Dove si trova e come arrivarci:

  • Harar si trova nella regione dell’Harari, in Etiopia orientale, a circa 500 km da Addis Abeba.
  • Il modo più comodo per arrivarci è prendere un volo interno da Addis Abeba all’aeroporto di Dire Dawa, e da lì proseguire in auto o minibus per circa un’ora.

Dove alloggiare:

  • Harar offre diverse opzioni di alloggio, dagli hotel tradizionali alle guesthouse accoglienti.
  • All’interno della città murata, si possono trovare sistemazioni caratteristiche in case tradizionali.
  • Diverse strutture offrono una buona accoglienza, ed è consigliabile prenotare in anticipo.

Come spostarsi:

  • Il modo migliore per esplorare la città murata è a piedi, poiché le strade sono strette e tortuose.
  • Per spostamenti più lunghi, si possono utilizzare i tuk-tuk o i taxi locali.

Cosa visitare:

  • La città murata (Jugol):

La città murata di Harar, conosciuta anche come Jugol, è un luogo di straordinaria importanza storica e culturale, riconosciuto come patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Passeggiare tra i suoi vicoli stretti e tortuosi è come fare un salto indietro nel tempo, immergendosi in un’atmosfera medievale e in tradizioni secolari. L’architettura unica di Jugol, con le sue case colorate e le moschee antiche, riflette secoli di influenze islamiche e africane.

Harar è considerata la quarta città santa dell’Islam, un luogo di grande significato religioso, con oltre 80 moschee e santuari. Le mura storiche che circondano la città, costruite per proteggerla, racchiudono un labirinto di strade strette e case tradizionali, offrendo uno sguardo autentico sulla vita locale. Esplorare Jugol significa perdersi tra i suoi vicoli, ammirare l’architettura islamica delle moschee e immergersi nella cultura locale, interagendo con la gente del posto e scoprendo le tradizioni uniche di Harar.Immagine di Harar, Etiopia

  • Le moschee:

Harar, la “città delle moschee”, è un luogo di profonda spiritualità islamica, evidente nella presenza di oltre ottanta luoghi di culto all’interno delle sue mura antiche. La città è considerata la quarta città santa dell’Islam, e questa importanza religiosa si riflette nell’architettura delle sue moschee, che fondono elementi africani e arabi in un’armonia unica. La Moschea Jami, la più grande e antica, è un punto di riferimento non solo per i fedeli, ma anche per i visitatori, che rimangono affascinati dalla sua bellezza e dalla sua storia. Passeggiando per le strade di Harar, si percepisce un’atmosfera di pace e devozione, accentuata dal richiamo alla preghiera che risuona nell’aria, un’esperienza che tocca l’anima.

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  • La casa di Rimbaud:

La Casa di Rimbaud ad Harar è un luogo che suscita grande interesse, poiché il celebre poeta francese Arthur Rimbaud trascorse un periodo della sua vita in questa città etiope. La sua presenza qui, nel tardo XIX secolo, aggiunge un tocco di fascino letterario e storico a Harar. La casa stessa, ora trasformata in un museo, offre uno sguardo sulla vita di Rimbaud in Africa, lontano dai circoli letterari parigini.

Rimbaud, dopo aver abbandonato la poesia, si dedicò al commercio e all’esplorazione, e Harar divenne una delle tappe del suo percorso. La casa, con i suoi oggetti e le testimonianze, racconta questa fase della sua vita, mostrando un lato diverso del poeta, quello dell’uomo d’affari e dell’avventuriero. Visitare la Casa di Rimbaud significa immergersi in un’epoca passata e immaginare la vita di un uomo che, pur lontano dalla sua patria, lasciò un segno indelebile nella storia letteraria.

File:Harar, casa di rimbaud, 05.jpg - Wikipedia

  • L’alimentazione delle iene:

L’alimentazione delle iene ad Harar è una tradizione affascinante e unica, che si svolge ogni sera al calar del sole. Gli “uomini iena”, figure rispettate nella comunità, nutrono le iene selvatiche con carne cruda, creando uno spettacolo che attrae visitatori da tutto il mondo.

Questa pratica ha radici antiche e si è evoluta nel tempo, diventando un simbolo della convivenza tra l’uomo e la fauna selvatica. Gli uomini iena, con gesti esperti e una profonda conoscenza degli animali, comunicano con le iene, offrendo loro cibo e stabilendo un legame di fiducia.

L’alimentazione delle iene non è solo uno spettacolo, ma anche un modo per proteggere la città. Le iene, nutrendosi dei resti di carne, contribuiscono a mantenere pulite le strade e a ridurre il rischio di malattie.

Nonostante l’apparente pericolo, l’interazione tra gli uomini iena e le iene è sorprendentemente pacifica. Gli uomini iena conoscono i comportamenti degli animali e sanno come evitare situazioni di rischio.Alimentazione Delle Iene Maculate Harar Etiopia - Fotografie stock e altre  immagini di Harar - Harar, Africa, Ambientazione esterna - iStock

  • I mercati:
    • Il mercato del chat è una esperienza da provare, anche il mercato della città vecchia, offre una immersione nella cultura locale.

Cibo tipico:

La cucina di Harar è influenzata dalle tradizioni arabe e somale. Piatti tipici includono: il kulwa (carne speziata), il canjeero (una sorta di pancake) e il caffè harari, rinomato per il suo aroma.

Consigli:

  • Vestirsi in modo rispettoso, soprattutto quando si visitano luoghi di culto.
  • Contrattare i prezzi nei mercati e con i taxi.
  • Assaggiare il caffè locale e i piatti tipici.
  • Prestare attenzione alla sera, sopratutto nelle zone più isolate.

Curiosità:

  • Harar è considerata la quarta città santa dell’Islam, dopo La Mecca, Medina e Gerusalemme.
  • La città è famosa per la sua architettura unica, con case colorate e intricate decorazioni.
  • La tradizione dell’alimentazione delle iene è un fenomeno unico al mondo.
  • Harar è un centro di cultura islamica molto antico, e la sua storia è molto sentita dalla popolazione locale.