Angkor Wat: Un viaggio nel cuore dell’Impero Khmer

Dove si trova Angkor Wat?

Angkor Wat si trova in Cambogia, nei pressi della città di Siem Reap. È il cuore del vasto complesso archeologico di Angkor, un’antica città che fu la capitale dell’Impero Khmer tra il IX e il XV secolo.

Come arrivare ad Angkor Wat?

  • In aereo: La maggior parte dei visitatori arriva all’aeroporto internazionale di Siem Reap, collegato a numerose città asiatiche e europee.
  • Dalla Thailandia: È possibile raggiungere Siem Reap via terra, con autobus o minivan, da diverse città thailandesi come Bangkok e Aranyaprathet.

Dove alloggiare a Siem Reap?

Siem Reap offre una vasta gamma di alloggi per tutte le tasche, dai lussuosi resort ai budget hotel. Le zone più consigliate per alloggiare sono:

  • Old Market: Centro vivace con molti ristoranti e negozi.
  • Pub Street: Zona molto animata, ideale per chi cerca la vita notturna.
  • Riverfront: Zona più tranquilla, con vista sul fiume Siem Reap.

Come spostarsi ad Angkor?

  • Tuk tuk: Il mezzo di trasporto più diffuso e comodo per spostarsi all’interno del complesso di Angkor.
  • Noleggio bicicletta o scooter: Ideale per chi vuole esplorare in autonomia e a un ritmo più lento.
  • Autobus turistici: Offrono itinerari prestabiliti e sono un’opzione conveniente per chi vuole visitare i principali templi.

Cosa visitare ad Angkor?

Oltre ad Angkor Wat, il complesso archeologico offre numerosi altri templi da visitare:

  • Angkor Thom: L’ultima capitale dell’impero Khmer, con la sua famosa Bayon, il tempio con le 54 torri raffiguranti il volto del re.

Angkor Thom, che in lingua khmer significa semplicemente “Grande Città”, è stata l’ultima delle capitali dell’Impero Khmer. Fondata nel tardo XII secolo dal re Jayavarman VII, questa città fortificata era il cuore pulsante di un impero fiorente.

Angkor Thom è un vero e proprio capolavoro architettonico che si estende su una superficie di circa 9 km². Al suo interno, si possono ammirare numerosi monumenti, tra cui:

  • Il Tempio di Bayon: Con le sue 54 torri ornate da grandi volti sorridenti, il Bayon è uno dei tempili più iconici di Angkor. Questi volti rappresentano il re Jayavarman VII e simboleggiano la sua onnipresenza.
  • La Terrazza degli Elefanti: Una lunga terrazza decorata con bassorilievi raffiguranti elefanti, leoni e scene di vita quotidiana.
  • La Terrazza del Re Lebbroso: Un’altra terrazza monumentale, il cui nome deriva da una statua che un tempo vi si trovava e che, a causa dell’erosione, sembrava raffigurare un lebbroso.
  • Il Palazzo Reale: Sebbene siano rimaste poche tracce, si ritiene che il palazzo reale si trovasse al centro della città.
  • Phimeanakas: Un tempio a forma di piramide, che si ritiene fosse il santuario più sacro della città.

Visitare Angkor Thom è come fare un viaggio nel tempo. Passeggiando tra le rovine, si può immaginare la vita che si svolgeva in questa città millenaria. L’atmosfera è magica, avvolta da un senso di mistero e di meraviglia.Immagine di Terrace of the Elephants, Angkor Thom

  • Ta Prohm: Un tempio avvolto dalla giungla, dove gli alberi si intrecciano con le rovine, creando un’atmosfera magica.

Ta Prohm è un tempio buddista costruito nel XII secolo dal re Khmer Jayavarman VII. A differenza di altri templi di Angkor, Ta Prohm non è stato restaurato, ma è stato lasciato allo stato in cui è stato scoperto, avvolto dalle radici degli alberi e dalla giungla. Questa caratteristica lo rende un luogo unico e suggestivo, spesso paragonato a un tempio perduto.

Ciò che rende Ta Prohm così speciale è l’intricato intreccio tra le rovine del tempio e la natura circostante. Enormi alberi di ficus, strangolatori e teak hanno avvolto le antiche pietre con le loro radici, creando un’immagine surreale e affascinante. Le radici si insinuano nelle crepe, sollevano le pietre e sembrano quasi abbracciare le antiche sculture.

Un set cinematografico

La bellezza selvaggia di Ta Prohm ha attirato l’attenzione di registi e produttori cinematografici. Il tempio è stato infatti la location di alcune scene del film “Tomb Raider”, con Angelina Jolie. Da allora, è diventato noto come il “Tempio di Tomb Raider”.

Cosa vedere a Ta Prohm

  • Le radici degli alberi: Sono sicuramente l’attrazione principale di Ta Prohm. Ammirare la forza della natura che si appropria delle antiche rovine è un’esperienza indimenticabile.
  • Le sculture: Nonostante il passare del tempo e l’azione degli elementi naturali, molte delle sculture del tempio sono ancora visibili.
  • Le biblioteche: Ta Prohm ospitava una vasta biblioteca, di cui rimangono ancora alcune tracce.

Visitare Ta Prohm è un’esperienza unica che ti porterà in un mondo lontano, dove la storia e la natura si fondono in un abbraccio magico. È un luogo che stimola l’immaginazione e ti fa sentire come un esploratore alla scoperta di un mondo perduto.

Immagine di Ta Prohm temple
  • Banteay Srei: Conosciuto come il “tempio delle donne” per le sue intricate sculture femminili.

Banteay Srei, spesso tradotto come “Cittadella delle Donne” o “Tempio Rosa”, è un tempio induista del X secolo situato in Cambogia. Dedicato al dio Shiva, si distingue per le sue sculture intricate e per il suo colore rosato, dovuto al tipo di arenaria utilizzato nella sua costruzione.

Cosa rende Banteay Srei così speciale:

  • Sculture intricate: Le sculture di Banteay Srei sono famose per la loro delicatezza e complessità. Rappresentano scene della mitologia indù, apsaras (danzerine celesti) e scene di vita quotidiana. Il livello di dettaglio è sorprendente, con piccole figure e motivi intricati scolpiti nell’arenaria.
  • Arenaria rosa: Il tempio è costruito principalmente in arenaria rosa, che gli conferisce un colore unico e affascinante. Questa caratteristica, unita alle intricate sculture, crea un’atmosfera davvero magica.
  • Dimensioni ridotte: Rispetto ad altri grandi templi di Angkor, Banteay Srei ha dimensioni più contenute. Questo permette di apprezzare meglio i dettagli delle sculture e di esplorare il tempio con maggiore facilità.
  • Dedicato a Shiva: A differenza di molti altri templi di Angkor, Banteay Srei è dedicato specificamente al dio indù Shiva, rendendolo un luogo di particolare interesse per gli appassionati di mitologia indù.

Visitare Banteay Srei:

  • Posizione: Si trova a circa 35 chilometri a nord-est di Angkor Thom.
  • Come arrivare: Puoi raggiungere Banteay Srei in tuk-tuk, moto o auto.
  • Periodo migliore: La stagione secca (da novembre a maggio) è il periodo ideale per visitare, con un clima più piacevole e meno affollamento.

Cosa fare ad Angkor?

  • Esplorare i templi: Dedica almeno 3-4 giorni per visitare i principali templi e assaporare l’atmosfera mistica di Angkor.
  • Assistere al sorgere del sole ad Angkor Wat: Un’esperienza indimenticabile per ammirare il tempio illuminato dai primi raggi del sole.
  • Fare un giro in barca sul lago Tonlé Sap: Scopri la vita dei pescatori e dei villaggi galleggianti.
  • Visitare i musei di Siem Reap: Approfondisci la storia e la cultura khmer.

Cibo tipico

La cucina cambogiana è un mix di sapori thailandesi, vietnamiti e cinesi. Tra i piatti più popolari:

  • Amok: Un curry di pesce cotto al vapore in foglie di banana.
  • Kdam Chaa: Granchi di fiume fritti, una specialità locale.
  • Khao Nhum: Riso appiccicoso servito con carne o verdure.

Consigli pratici

  • Periodo migliore per visitare: La stagione secca (novembre-maggio) è il periodo ideale per visitare Angkor, con temperature piacevoli e meno piogge.
  • Abbigliamento: Vestiti comodi e leggeri, un cappello, occhiali da sole e crema solare sono essenziali.
  • Calzature: Scarpe comode e chiuse, poiché dovrai camminare molto.
  • Moneta: La valuta ufficiale è il Riel cambogiano, ma il dollaro americano è ampiamente accettato.
  • Visti: Controlla i requisiti per il visto prima di partire.

Curiosità

  • Angkor Wat è orientato verso ovest, in direzione del tramonto, e non verso est come molti altri templi.
  • Le facce del re che adornano le torri della Bayon rappresentano i 54 aspetti di Avalokiteshvara, il bodhisattva della compassione.
  • Angkor Wat è stato inserito nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO nel 1992.