Nel cuore delle Ande ecuadoriane si snoda un itinerario che sembra uscito da un romanzo d’avventura: la Via dei Vulcani, un percorso di trekking che attraversa alcuni dei crateri più spettacolari e attivi del continente sudamericano. Un viaggio tra altopiani mozzafiato, lagune glaciali e fumarole ribollenti, dove la geologia si fonde con la cultura indigena e la biodiversità tropicale.
Come arrivare
- Volo internazionale: il punto di partenza ideale è Quito, la capitale dell’Ecuador, facilmente raggiungibile con voli internazionali da Europa e America.
- Trasporti locali: da Quito puoi spostarti in autobus, taxi o con tour organizzati verso le varie tappe della Via dei Vulcani. Molti trekking partono direttamente dal Parco Nazionale Cotopaxi, raggiungibile in circa 1 ora e mezza da Quito.
- Tour guidati: diverse agenzie offrono escursioni a piedi, a cavallo o in bici lungo l’itinerario, con guide locali esperte e trasporti inclusi.
Dove alloggiare
Alcune opzioni di alloggio lungo la Via dei Vulcani:
- Quito: ottima base per acclimatarsi all’altitudine. Puoi scegliere tra hotel coloniali nel centro storico o strutture moderne nel quartiere Mariscal.
- Latacunga: cittadina vicina al Cotopaxi, ideale per escursioni al vulcano e alla laguna Quilotoa.
- Baños de Agua Santa: ai piedi del Tungurahua, perfetta per chi cerca avventura e relax. Offre lodge con vista sul vulcano, terme naturali e attività outdoor.
- Tambillo: per un’esperienza immersiva nella natura, puoi soggiornare in baite o chalet vicino al vulcano Pasochoa, a circa 45 minuti da Quito.
- Riobamba: punto finale del percorso, ottimo per esplorare il Chimborazo e le valli circostanti.
Cos’è la Via dei Vulcani?
La Avenida de los Volcanes è un tratto di circa 300 km che corre lungo la spina dorsale dell’Ecuador, tra Quito e Riobamba, attraversando la cosiddetta “Alleanza Vulcanica” delle Ande Centrali. Il nome fu coniato da Alexander von Humboldt nel XIX secolo, affascinato dalla concentrazione di vulcani attivi e dormienti che punteggiano questa regione: ben 27, tra cui il Cotopaxi, il Chimborazo e il Tungurahua.
Trekking tra giganti di fuoco
Il trekking lungo la Via dei Vulcani può essere modulato in base al livello di esperienza e resistenza. Ecco alcune tappe imperdibili:
- Parco Nazionale Cotopaxi: uno dei vulcani attivi più alti al mondo (5.897 m), con sentieri che attraversano praterie d’alta quota, lagune glaciali e foreste di polylepis. L’ascesa al rifugio José Rivas è accessibile anche ai non esperti.
- Laguna Quilotoa: un cratere vulcanico riempito da acque turchesi, circondato da un sentiero panoramico di circa 10 km. Il trekking qui è più contemplativo, ma offre scorci indimenticabili.
- Vulcano Chimborazo: il punto più vicino al sole sulla Terra, grazie alla sua posizione equatoriale. I trekking si svolgono tra paesaggi lunari e mandrie di vigogne selvatiche.
- Baños e il Tungurahua: per chi cerca emozioni forti, Baños è la base ideale per escursioni verso il Tungurahua, spesso fumante. La cittadina offre anche terme naturali e sport d’avventura.
Natura, cultura e sostenibilità
Oltre alla potenza geologica, la Via dei Vulcani è un viaggio nella cultura andina. I villaggi lungo il percorso conservano tradizioni indigene, mercati colorati e una cucina semplice ma nutriente (da provare il locro de papa e il quinoa atamalada). Molti trekking sono gestiti da guide locali, spesso appartenenti a comunità indigene, con un forte impegno verso il turismo sostenibile.
Consigli pratici
- Altitudine: acclimatarsi è fondamentale. Quito si trova già a 2.850 m, quindi meglio prevedere un paio di giorni di adattamento.
- Equipaggiamento: scarponi da trekking, abbigliamento a strati, crema solare e borraccia termica sono indispensabili.
- Periodo migliore: da giugno a settembre, durante la stagione secca.
La Via dei Vulcani è molto più di un trekking: è un’immersione nella forza primordiale della Terra, un cammino tra cielo e magma, dove ogni passo racconta millenni di storia geologica e umana. Un’esperienza che lascia il segno, nel cuore e nelle gambe.